Grafologia

La grafologia è la  scienza che si studia le caratteristiche grafiche della scrittura.

La grafologia collabora in ambito  peritale-giudiziario, con lo scopo di stabilire la veridicità e l’autografia di uno scritto attraverso l’analisi della sua grafia.

Le perizie grafologiche sono ammesse in ambito forense al fine di stabilire l’autore di uno scritto, sulla base di analisi e comparazioni effettuate tramite la semplice osservazione, o attraverso l’ausilio di strumenti specifici, utili a compiere ingrandimenti (lenti di ingrandimento, obbiettivi macro , microscopi digitali), particolari illuminazioni (a luce radente, a luce ultravioletta, a luce infrarossa), riprese video e fotografiche effettuate attraverso filtri specifici.

Il primo principio è la corrispondenza  fra il l’individuo e la sua scrittura; la scrittura è una manifestazione grafica, un prodotto cerebrale, un comportamento grafico, per questo individuale e personale.

Il grafologo è l’esperto di scrittura e attraverso l’analisi grafologica  indaga le caratteristiche temperamentali e caratteriali di un soggetto.

Il grafologo deve tener conto  della spontaneità o meno di uno scritto; ci possono essere cause extragarfiche che influenzano la spontaneità di una scrittura, ma anche l’intento di un soggetto di mascherarsi, imitando un modello o cercando di non essere riconoscibile.

La grafologia differisce dalla perizia calligrafica in quanto la grafologia si occupa della scrittura per indagare le caratteristiche temperamentali e caratteriali  di un soggetto, mentre  la calligrafia è la disciplina che si occupa di “bella scrittura” (dal greco Kalos=bello + grafia).

L’utilizzo del termine “perizia calligrafica” oggi è improprio. Questo errore di usare tale parola, pensando di essere corretti, dipende dal fatto che  i primi esperti di scrittura furono ritenuti i calligrafi, cioè gli studiosi di bella scrittura e fu chiesto loro di compiere comparazioni grafiche al fine di stabilire l’autore di uno scritto.

Oggi i periti esperti di scrittura non hanno più la formazione dei calligrafi, per stabilire se due scritti sono della medesima persona non si cercano similarità morfologiche, ma analogie e corrispondenze di indici sostanziali, riconducibili non a un aspetto formale, ma a strutture neurofisiologhe e neuromuscolari, quali il tipo di energia e modalità di utilizzarla, coordinazioni e grafomotricità individuali e personali, difficilmente imitabili.