Camminare….come scrivere

Posted on 1, set, 2013 in Analisi Grafologica, Esempi

Camminare….come scrivere

Ogni volta che mi capita di svolgere un’analisi grafologica, la parte che più sconcerta è la descrizione della gestualità e della modalità di muoversi posseduta dal soggetto analizzato.

Sembra infatti una cosa straordinaria, riuscire descrivere e/o mimare la postura , i gesti e le modalità di movimento di un soggetto, solamente guardando la sua scrittura.

In realtà, qualunque esperto di grafologia ben sa, che lo spazio grafico rappresenta lo spazio in cui si muove un soggetto, la scrittura è un prodotto cerebrale e chiaramente rappresenta graficamente tutte le modalità di movimento possedute da una persona.

Una grafia spontanea finisce quindi per mostrare tutte le caratteristiche relative alla modalità di muoversi, possedute dal soggetto e quindi il grafologo non fa altro che “leggere” tali indicazioni mostrate dalla scrittura.

 

Il movimento grafico è naturalmente un fenomeno complesso, proprio come camminare, sedersi, gesticolare, ecc… Come qualunque altro “comportamento” neuromuscolare dipende dal grado di abitudinarietà, di allenamento e di pratica.

Tuttavia la scrittura non esprime solo questo, ma si collega anche a contenuti interiori molto più sottili e profondi e ci rivela come un soggetto si proietta, si percepisce e si vede mentre si muove in uno spazio.

 

Se riflettiamo un attimo su quali sono le caratteristiche di una camminata che ci possono colpire, potremmo descrivere l’andatura con molti aggettivi,  che potrebbero essere: ritmata, saltellante, cadenzata, lenta veloce, difficoltosa, scordinata, composta, pesante, leggera, claudicante, monotona, impacciata, fluida, ecc… gli stessi aggettivi che potremmo utilizzare per descrivere anche una scrittura in base al suo ritmo.

Poi, se invece ci accingessimo a descrivere le modalità in cui una persona occupa lo spazio di un ambiente, potremmo dire : ingombrante, invisibile, composta, invadente, rispettosa, educata, armonica, disarmonica, elegante, ecc… esattamente lo stesso potremmo descrivere una grafia rispetto alla sua occupazione dello spazio grafico.

Infine se dobbiamo descrivere una persona, una delle prime cose che percepiamo è la sua energia, sia dal punto di vista quantitativo, cioè se è una persona forte, energica, solida, grintosa, sia  dal punto di vista qualitativo, cioè come utilizza la sua energia, che potrebbe usarla in maniera fluida, impacciata, incostante, irruente, monotona, ecc… Stessa cosa vale nella descrizione dell’energia di una scrittura, si valuta cioè la sua energia.

Ritmo, spazio ed energia sono le tre categorie principali in cui s’inseriscono i vari indici grafici.

 Facciamo un esempio: fig 6Questa scrittura ha una energia quantitativamente sopra alla media, cioè che tende a essere vigorosa e che qualitativamente è ben canalizzata, senza inceppamenti o difficoltà particolari.

Occupa lo spazio grafico con sicurezza, intensità, mostrando un ritmo mediamente veloce, variato, a volte cadenzato altre volte più sciolto, con buona armonia nei movimenti.

In base a tali caratteristiche sull’autrice di questa scrittura, possiamo dire che è una persona costante, di buona tenuta sia psichica sia fisica, resistente e testarda, rapida nello svolgere le sue mansioni, che ama seguire schemi di valutazione e di comportamento che le facilitano l’inquadramento e la valutazione della realtà. Dotata di slancio verso le persone, e con generosità  può esagerare nelle sue espressioni e nell’asserire le proprie convinzioni.